IL SINDACO PALMIERI “REGALA” L’ACQUEDOTTO ALLA SMAT: PAGHEREMO IL DOPPIO
Caro concittadino,
vogliamo comunicarti che l’attuale maggioranza e il sindaco Palmieri hanno avviato il percorso per cedere in concessione gratuita l’acquedotto di Alpignano alla Società SMAT.
Detto in parole povere: “Il sindaco Palmieri ha deciso di regalare l’acquedotto dei cittadini alla SMAT”
La Società per la Condotta di Acqua Potabile in Alpignano srl è un’istituzione “storica” costituita grazie all’intuizione di quei nostri concittadini, fondatori della Società, che nel 1905 realizzarono il sogno di portare l’acqua nelle nostre case e che da ben 117 anni assicura l’erogazione del servizio di acquedotto nel territorio comunale. La società ad oggi è di proprietà del Comune per circa il 70% e il restante 30% è di proprietà di cittadini e fondatori della società. La gestione della società è sempre stata virtuosa, ha sempre mantenuto le tariffe molto più basse rispetto a SMAT, ha provveduto ad effettuare investimenti per migliorare la qualità delle infrastrutture e del servizio garantite anche dall’efficienza dei propri dipendenti e ha una percentuale di perdite idriche pari al 16%, la più bassa in Italia in cui la media generale è del 39% (26% al nord, 46% al centro, 45% al sud).
Negli ultimi dieci anni la materia del servizio idrico integrato è stata interessata da numerosi provvedimenti legislativi che hanno riguardato l’organizzazione e le forme di gestione.
Il Decreto legislativo n.152 del 03/04/2006 art.147 stabilisce che i servizi idrici sono organizzati sulla base di ambiti territoriali ottimali, denominati ATO, definiti dalle regioni. Gli enti locali partecipano obbligatoriamente all’ATO al quale spetta la programmazione delle infrastrutture idriche attraverso un gestore unico.
Sulla base di tale legge l’autorità d’ambito in cui ricade il territorio di Alpignano ha sancito l’illegittimità della gestione del servizio della società Acquedotto di Alpignano.
Se è vero che la suddetta legge prevede un solo gestore per ogni singolo ambito territoriale, è altrettanto vero che lo stesso testo legislativo ammette alcune clausole di salvaguardia e di conseguenza la prosecuzione di legittime gestioni autonome.
Sulla base della mancata valutazione di questi principi di salvaguardia da parte dell’autorità d’ambito, nel 2016 l’allora sindaco Andrea Oliva ha presentato ricorso al TAR.
Per tale ricorso il giudice non si è ancora oggi espresso, ma nel giugno del 2021 ha convocato le parti in causa per le valutazioni sulla prosecuzione del ricorso . A tale convocazione il sindaco Palmieri non si è presentato.
Se entro il 22 giugno 2022 il Comune di Alpignano non comunicherà al Tribunale Amministrativo Regionale la volontà di procedere con il ricorso, automaticamente la gestione dell’acquedotto in Alpignano passerà in concessione gratuita alla società SMAT.
I consiglieri di minoranza Andrea Oliva, Sandro Albrile, Davide Martino, Kevin Gaeta e Linda Genre, in accordo con le forze politiche che li sostengono, hanno presentato una mozione da discutere durante il prossimo consiglio comunale del 31/05/2022 che impegna il sindaco Palmieri a:
RESISTERE e confermare dinnanzi al giudice Amministrativo, la volontà politica di procedere con il ricorso e rimettere la decisione della legittimità della gestione della Società per la Condotta di Acqua Potabile in Alpignano srl alla sentenza del TAR;
procedere ad eventuali altre azioni derivanti dall’attuazione dei recenti aggiornamenti del decreto legislativo n.152/2006 (introduzione comma 2-ter) per mantenere la gestione dell’acquedotto in capo alla Società per la Condotta di Acqua Potabile in Alpignano srl.
Se il sindaco Palmieri cederà gratuitamente l’acquedotto di Alpignano alla SMAT noi cittadini troveremo in bolletta un notevole incremento delle tariffe e perderemo la sede e i dipendenti del nostro territorio.