Salate? Eppure dovrebbe essere acqua dolce.
E che diamine può essere successo?
Ah già, il sindaco Palmieri ha “portato in dono” il nostro acquedotto alla Smat e questo, come vi avevamo detto, ha comportato un forte aumento delle tariffe: sul primo scaglione di consumo si è passati da € 0,27/mc dell’acquedotto municipale agli attuali € 0,375/mc della Smat, aumento che arriverà progressivamente a € 0,57/mc, pari al doppio della tariffa precedente. Sul successivo scaglione di consumo, che facilmente sarà raggiunto da tutte le famiglie, gli aumenti sono decisamente più importanti (ad esempio sul secondo scaglione si è già passati a € 0,75/mc e si arriverà fino € 1,15/mc).
In questi giorni infatti la società Smat, che da gennaio gestisce la fornitura dell’acqua potabile, sta finalmente inviando le bollette a tutti gli utenti.
In molti ci state segnalando la spiacevole, ma annunciata, sorpresa di un drastico aumento delle tariffe, oltre a tutta una serie di disservizi: difficoltà di lettura dei contatori per mancata conoscenza del territorio, ritardo nella emissione della bolletta, che non ha rispettato la cadenza delle precedenti, tardivi interventi sulla segnalazione dei guasti.
Tutto ciò non accadeva con la gestione precedente dell’acquedotto municipale.
Onestamente, è stata la scelta giusta? Noi sin dall’inizio ci siamo opposti sostenendo con una raccolta firme e con una mozione in consiglio comunale il proseguimento del ricorso al Tar intrapreso dal precedente sindaco Oliva per il mantenimento del nostro acquedotto evitandone la cessione a Smat. Con grande gioia per i cittadini di Burolo, Palazzo Canavese e Strambinello abbiamo appreso che un ricorso analogo contro Smat è stato vinto dai loro sindaci, consentendo la possibilità di mantenere i loro acquedotti municipali, anche se non neghiamo un certo rammarico per gli Alpignanesi, cui è stata tolta questa possibilità. Ci spiace veramente che il sindaco Palmieri e la sua giunta siano rimasti sordi, bocciando la nostra mozione e ignorando la volontà di quei 700 cittadini che in solo tre settimane hanno manifestato la loro contrarietà al passaggio dell’acquedotto a Smat.
Boja faus, se a l’è cara l’eva ades,….’nduma e paguma (accipicchia quanto è costosa l’acqua adesso,…andiamo a pagare!)
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