Autore: Andrea Oliva (Pagina 2 di 11)

ASL Poliambulatorio al Movicentro, forse nel 2024

Il sindaco Palmieri finalmente seguirà l’iter passo passo…meglio tardi che mai.

Finalmente la risposta che i consiglieri comunali Andrea Oliva e Sandro Albrile aspettavano a partire dal 31 maggio 2021. Da quella data i consiglieri di Obiettivo Alpignano hanno ripetutamente sollecitato il Sindaco e l’amministrazione comunale alla soluzione del problema della mancata attivazione dei servizi del Poliambulatorio ASL presso il Movicentro.

Ma perché questa risposta non ci soddisfa e soprattutto non soddisfa i cittadini? Perché l’iter per i nuovi servizi ASL era stato avviato da tempo, da troppo tempo!

Nel 2019 era stato firmato il protocollo d’intesa tra l’allora sindaco Oliva e il direttore generale dell’ASL TO3 per la concessione dei locali del Movicentro da destinare ai servizi del Poliambulatorio ASL e contestuale assunzione di impegno di spesa, da parte dell’ASL TO3, per la realizzazione di tutti i lavori necessari  (tutto già deciso).

Nel 2020 è stata firmata la  convenzione tra Comune di Alpignano e ASLTO3 per rendere esecutivo l’impegno sottoscritto con il precedente protocollo d’intesa del 2019 (tutto già sottoscritto).

Nel 2021 il sindaco Palmieri ha presenziato alla firma del verbale di consegna dei locali del Movicentro alla ditta appaltatrice.

Dal 2021 ad oggi la questione del mancato trasferimento dei servizi del  Poliambulatorio presso il Movicentro è stata oggetto  di 4 interrogazioni in Consiglio comunale e numerose pubblicazioni su blog, social e giornalino comunale Alpignano News da parte dei consiglieri di Obiettivo Alpignano. 

Durante l’ultimo Consiglio comunale dello scorso 28 settembre il sindaco Palmieri ha comunicato il fallimento della ditta che stava eseguendo i lavori presso il Movicentro.

Nonostante le continue sollecitazioni e soprattutto il notevole disagio subito dai cittadini, la maggior parte dei servizi del Poliambulatorio ASL non sono attivi nel nostro Comune.

Leggiamo inoltre su un periodico locale che, a seguito di incontri con parti sociali e alcuni comitati  cittadini, da adesso in avanti il Sindaco seguirà  passo passo l’iter per il trasferimento dei servizi del poliambulatorio al Movicentro e chiederà aggiornamenti all’Asl ogni 15 giorni.

Ci saremmo aspettati che, vista l’importanza dei servizi per i cittadini, il Sindaco, in quanto responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, avesse seguito più accuratamente sin dall’inizio l’andamento dei lavori, sollecitando l’ASL al completamento degli stessi: meglio tardi che mai. Sarà nostro impegno seguire passo passo gli aggiornamenti bussando ogni 15 giorni  alla porta del sindaco Palmieri.

Informazioni aggiuntive
14 settembre 2018 individuazione nuova sede Movicentro
7 febbraio 2019 firma protocollo d’intesa Comune di Alpignano e ASL TO3
10 settembre 2020 firma convenzione Comune di Alpignano e ASL TO3

Ricevute le bollette Smat?

Salate? Eppure dovrebbe essere acqua dolce.

E che diamine può essere successo?

Ah già, il sindaco Palmieri ha “portato in donoil nostro acquedotto alla Smat e questo, come vi avevamo detto, ha comportato un forte aumento delle tariffe: sul primo scaglione di consumo si è passati da € 0,27/mc dell’acquedotto municipale agli attuali € 0,375/mc della Smat, aumento che arriverà progressivamente a € 0,57/mc, pari al doppio della tariffa precedente. Sul successivo scaglione di consumo, che facilmente sarà raggiunto da tutte le famiglie, gli aumenti sono decisamente più importanti (ad esempio sul secondo scaglione si è già passati a € 0,75/mc e si arriverà fino € 1,15/mc).

In questi giorni infatti la società Smat, che da gennaio gestisce la fornitura dell’acqua potabile, sta finalmente inviando le bollette a tutti gli utenti.

In molti ci state segnalando la spiacevole, ma annunciata,  sorpresa di un drastico aumento delle tariffe, oltre a tutta una serie di disservizi:  difficoltà di lettura dei contatori per mancata conoscenza del territorio, ritardo nella emissione della bolletta, che non ha rispettato la cadenza delle precedenti, tardivi interventi sulla segnalazione dei guasti.

Tutto ciò non accadeva con la gestione precedente dell’acquedotto municipale.

Onestamente, è stata la scelta giusta? Noi sin dall’inizio ci siamo opposti sostenendo con una raccolta firme e con una mozione in consiglio comunale il proseguimento del ricorso al Tar intrapreso dal precedente sindaco Oliva per il mantenimento del nostro acquedotto evitandone la cessione a Smat. Con grande gioia per i cittadini di Burolo, Palazzo Canavese e Strambinello abbiamo appreso che un ricorso analogo contro Smat è stato vinto dai loro sindaci, consentendo la possibilità di mantenere i loro acquedotti municipali, anche se non neghiamo un certo rammarico per gli Alpignanesi, cui è stata tolta questa possibilità. Ci spiace veramente che il sindaco Palmieri e la sua giunta siano rimasti sordi, bocciando la nostra mozione e ignorando la volontà di quei 700 cittadini che in solo tre settimane hanno manifestato la loro contrarietà al passaggio dell’acquedotto a Smat.

Boja faus, se a l’è cara l’eva ades,….’nduma e paguma (accipicchia quanto è costosa l’acqua adesso,…andiamo a pagare!)


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Ci complimentiamo con Franco Cominetto, Silvano Signora e Marco Corzetto sindaci rispettivamente di Burolo, Palazzo Canavese e Strambinello, per la salda tenacia che hanno dimostrato a difesa dei propri acquedotti e degli interessi dei cittadini che rappresentano, abbracciando il motto di “RESISTERE,  RESISTERE, RESISTERE”.

Nel rispetto della volontà degli italiani, espressa nel referendum del 2011 con l’affermazione che la gestione dell’acqua deve essere pubblica, i tre sindaci si sono opposti all’autorità d’ambito territoriale ATO3 ed alla SMAT proseguendo il loro ricorso fino al Consiglio di Stato che ha dato loro ragione, lasciando ai comuni la gestione dei singoli acquedotti.

Ciò permetterà di gestire l’acqua con la finalità di fornire un servizio di qualità ad un costo contenuto e senza fini di lucro.

Peccato che da noi ad Alpignano non vi sia stata altrettanta tenacia nel proseguire il ricorso presentato nel 2016 dall’allora sindaco Andrea Oliva.

Continuiamo a credere fortemente che l’amministrazione comunale in carica avrebbe dovuto lottare fino all’ultima anche minima possibilità per mantenere un’eccellenza alpignanese come la Società Acqua Potabile di Alpignano perché, come ci dimostrano i comuni di Burolo, di Palazzo Canavese e di Strambinello, non è finita finché non è finita.

Comunicazione del Comune di Palazzo Canavese

Saltano gli asfalti: “Dico, non rispetto e sposto”

Il sindaco Palmieri non rispetta nuovamente l’impegno di spesa programmato in bilancio per le asfaltature cittadine e sposta in avanti gli investimenti.
Il motto del sindaco è diventato: “Dico, non rispetto e sposto”

Come da impegni presi già dalla precedente amministrazione, nei bilanci comunali degli ultimi anni sono stati inseriti investimenti per il rifacimento degli asfalti cittadini. Con l’impegno annuale di circa €200.000 si garantiva nel giro di qualche anno il completo ripristino del manto stradale delle vie cittadine.

Il previsto lotto n.6 pari ad €200.000, garantito con l’accensione di un mutuo, e inserito nel bilancio 2021, non è stato realizzato in quell’anno ma posticipato nel 2022.

Nel bilancio 2022 è stato approvato nuovamente il lotto n.6, non realizzato precedentemente, unitamente al già previsto impegno di spesa del lotto n.7 per ulteriori €200.000. Di conseguenza nel 2022 dovevano essere spesi €400.000 per le asfaltature.

Anche nel 2022 il sindaco Palmieri è rimasto purtroppo fedele al suo nuovo motto; il lotto n.7 delle asfaltature non è stato eseguito e spostato al 2023 in sostituzione del lotto previsto per l’anno in corso. A seguito di tutti gli impegni non rispettati le strade cittadine versano in pessime condizioni.

Ci chiediamo le motivazioni dell’annullamento degli impegni economici inseriti a bilancio e soprattutto: come sono stati spesi i soldi previsti per gli asfalti?

Ci rivolgiamo direttamente al sindaco perché l’assessore ai lavori pubblici non risponde in consiglio comunale da quasi un anno, nonostante la maggior parte degli interventi da noi proposti abbiano riguardato le aree di sua competenza.

Sindaco: ‘nduma mal, date n’andi che a l’è tard

Bilancio 2023-2025: il sindaco Palmieri fallisce l’obiettivo (‘nduma bin)

L’amministrazione del sindaco Palmieri non raggiunge l’obiettivo di approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre 2022, come previsto di norma per legge e come indicato nell’ultimo documento unico di programmazione (DUP).

Tutti gli anni, entro il 31 dicembre, i comuni hanno l’obbligo di redigere e approvare in consiglio comunale il bilancio triennale di previsione, pianificando in questo modo gli interventi che l’amministrazione vuole mettere in atto sulla base dell’analisi delle entrate e delle uscite.

Puntualmente, a causa della possibile inadempienza di molte amministrazioni, il governo concede una proroga dei termini di approvazione, quest’anno fissata inderogabilmente entro il 30 aprile.

Il comune di Alpignano nel documento programmatico del 2022, approvato in consiglio comunale, aveva posto come obiettivo trasversale a tutti gli uffici,  l’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre.

L’assessore al bilancio Vittorio Granisso, a fine 2022, aveva convocato tutti i consiglieri ad una riunione specifica sul bilancio durante la quale è stato chiesto alla minoranza di formulare eventuali proposte da inserire nel bilancio stesso.

La maggior parte dei consiglieri di maggioranza che sostengono il sindaco Palmieri ha disertato la riunione.

I consiglieri di Obiettivo Alpignano Oliva e Albrile, non avendo ricevuto informazioni sulle risorse economiche disponibili, hanno comunque proposto di investire maggiormente sulle manutenzioni del patrimonio comunale (strade, scuole, giardini, edifici pubblici ecc), così come concordato anche con gli altri consiglieri di minoranza Martino, Gaeta e Genre. In quella stessa occasione l’assessore Granisso aveva rassicurato la minoranza sull’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre 2022.

Ad oggi l’amministrazione Palmieri non ha ancora programmato la seduta consiliare per l’approvazione del suddetto bilancio, né tantomeno posto in visione la bozza del documento ai consiglieri comunali.

Tutto ciò ha inevitabilmente portato il comune ad una gestione in esercizio provvisorio dal primo gennaio 2023, con forti limitazioni di spesa e notevoli disagi amministrativi, non rispettando così l’obiettivo prefissato nel documento di programmazione né tantomeno quello promesso dall’assessore Granisso.

(Suma bin ciapà…)

Cimitero: Palmieri e la maggioranza impediscono il ricongiungimento tra genitori e figli

L’amministrazione Palmieri cambia il regolamento cimiteriale. Genitori o figli non residenti non saranno accolti nel cimitero di Alpignano

Nella seduta consiliare del 10 febbraio 2023 l’attuale maggioranza ha approvato la modifica del regolamento di polizia mortuaria. La principale modifica riguarda la riduzione degli aventi diritto a dimorare nel cimitero cittadino. In particolare sarà impedito a chi non è residente di riposare accanto ai propri cari.

Il precedente regolamento permetteva ai parenti fino al secondo grado di essere sepolti nello stesso cimitero, anche se non residenti ad Alpignano. Con la modifica approvata dal sindaco Palmieri e dalla sua maggioranza sarà impedito ad un figlio non residente di riposare per l’eternità accanto ai propri genitori e viceversa.

Come gruppo civico Obiettivo Alpignano abbiamo presentato un emendamento per modificare il regolamento permettendo il ricongiungimento almeno ai parenti di primo grado. Se da un lato l’attuale maggioranza adduce come motivazione quella di limitare l’affollamento del cimitero, è pur vero che occorre consentire a genitori e figli di restare accanto nel loro riposo eterno.

Questa è la motivazione che ci ha portato a presentare il nostro emendamento durante la discussione in consiglio comunale, venendo incontro alla necessità di limitare l’affollamento, riducendo da secondo grado a primo grado il rapporto di parentela. Così facendo sarà possibile a genitori e figli di dimorare nello stesso luogo.

La maggioranza prima ci ha proposto di ritirare l’emendamento ed al nostro rifiuto lo ha bocciato. Una decisione che di solidale ha ben poco.

Attendiamo l’approvazione delle nuove tariffe: speriamo, almeno queste, siano solidali.

ACQUISTI DI BENI E SERVIZI: IL SINDACO PALMIERI NON RISPONDE IN CONSIGLIO

L’interrogazione presentata dai consiglieri di Obiettivo Alpignano imbarazza il sindaco e la giunta

Durante il consiglio comunale dello scorso 10 febbraio i consiglieri Oliva e Albrile, del gruppo Obiettivo Alpignano, hanno presentato un’interrogazione al sindaco e alla giunta per conoscere  le spese per attività di formazione, missioni del personale dipendente, incarichi di consulenza, acquisto noleggio e manutenzione di autovetture, incarichi di progettazione e spese legali per gli anni 2021 e 2022.

Per l’anno 2021 il sindaco Palmieri non ha risposto all’interrogazione, esortando i consiglieri alla consultazione del rendiconto della gestione pubblicato sul sito internet del comune di Alpignano.

Per l’anno 2022 il sindaco Palmieri ha continuato a non rispondere, riferendo che “in questo momento non è possibile fornire i dati perché bisogna arrivare all’approvazione del rendiconto della gestione dell’anno 2022”.

L’unica cifra emersa è pari a euro 3484 relativa a spese di rappresentanza del 2021.

Il gruppo Obiettivo Alpignano manifesta la propria indignazione ritenendo inclassificabile, inammissibile e inconcepibile  la risposta di Palmieri. Il ruolo dei consiglieri comunali è anche e soprattutto quello di “sindacato ispettivo” e la mancata risposta è stata una violazione di un loro diritto; presentare interrogazioni è un diritto dei consiglieri, rispondere è un dovere del sindaco e della  giunta.

Perché il sindaco Palmieri non ha voluto comunicare in consiglio comunale le spese relative agli incarichi di consulenza, formazione del personale dipendente,  acquisto noleggio e manutenzione di autovetture, spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza?

Per conoscere tali spese non bisogna certo attendere l’approvazione del rendiconto di gestione, come ha erroneamente evidenziato Palmieri, e non è certamente un enorme lavoro di gestione perché tali spese sono frutto di linee di indirizzo della giunta e di conseguenti determine dirigenziali. Tali informazioni sono inserite all’interno di un sistema gestionale e di conseguenza l’estrazione e la comunicazione di tali dati non è certo un’attività straordinaria e particolarmente onerosa per gli uffici.

Inoltre risulta impossibile desumere dal bilancio e dai relativi allegati le informazioni richieste nella suddetta interrogazione in quanto tale dato viene espresso in forma numerica aggregata e non per singola voce come richiesto.

L’articolo 43 comma 2 del testo unico degli enti locali (TUEL) (D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267) indica che i consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato; inoltre il comma 3 dello stesso articolo indica che debba essere il sindaco o l’assessore da esso delegato a rispondere alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri, secondo le  modalità disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare.

E allora perché non rispondere?

Cosa imbarazza il sindaco e la giunta?

Forse l’imbarazzo è dettato dal dover comunicare e giustificare tali importi in consiglio comunale davanti ai propri consiglieri di maggioranza?

Forse è anche a causa degli impegni pluriennali, assunti per alcune di tali spese, che l’amministrazione non è ancora riuscita a far quadrare e portare in consiglio il bilancio di previsione per l’anno 2023?

L’amministrazione aveva espresso la volontà di presentare il bilancio di previsione 2023 alla scadenza naturale del 31/12/2022; tale volontà era anche stata espressa  nel DUP (Documento Unico di Programmazione) come obiettivo di tutte le aree del Comune di Alpignano. Risultato non raggiunto.

I consiglieri di Obiettivo Alpignano hanno inoltre fatto notare nelle premesse dell’interrogazione che i bilanci di previsione e i rendiconti di esercizio dell’ultimo decennio circa sono stati caratterizzati da un tetto di spesa per le suddette attività, e che tali limiti di spesa sono stati integralmente abrogati  a partire dall’anno 2020 per tutti gli enti.

L’obiettivo dei consiglieri Oliva e Albrile di conoscere ed evidenziare tali spese in consiglio comunale non è stato raggiunto perché il sindaco Palmieri non ha risposto alle domande, nonostante fosse obbligato a farlo.

Il nuovo obiettivo sarà quello di ottenere tali informazioni con accesso agli atti, comunicando direttamente ai cittadini le spese, i nomi degli affidatari degli incarichi e i metodi di affidamento.

Comunicato dei consiglieri Oliva e Albrile e del gruppo Obiettivo Alpignano

A seguito delle scritte ingiuriose comparse lungo la ex Strada Provinciale n.178

Noi consiglieri comunali Andrea Oliva e Sandro Albrile, insieme a tutto il gruppo Obiettivo Alpignano, non solo nell’ambito del nostro incarico politico ma anche come cittadini, proviamo profondo sdegno per le scritte ingiuriose impresse  sul muro lungo la ex Strada Provinciale n.178. Scritte che, invece di manifestare il dissenso di un individuo scontento, manifestano la profonda ignoranza ed inciviltà di chi, esasperato da diversi disagi sul territorio del Comune di Alpignano, si arroga il diritto di insultare nascondendosi dietro l’anonimato.

Non è così che si esprime la propria contrarietà verso una Pubblica Amministrazione. Amministrazione che probabilmente non ha gestito in modo corretto e ottimale i tempi per autorizzare l’esecuzione di una serie di lavori, anche di terzi, che hanno influito negativamente sulla qualità dei servizi cittadini, già non idilliaci di norma.

È libertà di ogni cittadino esprimere la propria opinione, ma questo va fatto oltre che nel rispetto delle persone, anche in modo costruttivo. Per fare ciò occorre avere senso civico e soprattutto rispetto delle persone.

Utilizzare forme incivili di protesta è ormai diventata una prassi abituale che non produce  risultati positivi ma conduce alla deriva sociale.

Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà all’architetto Melano, agli uffici comunali ed al Sindaco, ed auspichiamo che gli autori di queste scritte possano comprendere il proprio errore ed in futuro possano esprimere il loro eventuale dissenso in modo legittimo e in forma civile.

La libertà di pensiero deve essere funzionale alla dialettica democratica.

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